L’antica fortezza è attualmente la residenza estiva dei Principi de Ferrari di Genova e solo in rare occasioni vi si può accedere con visite guidate, una di queste è il lunedì dell’Angelo.*
Il Castello si trova in Provincia di Piacenza sulle prime colline della Val Tidone, 3 km a sud di Borgonovo V.T.
La Val Tidone segna attualmente il confine tra la provincia di Piacenza e quella di Pavia. E’ una valle rinomata per le sue colline ricche di vigneti (dei vini piacentini magari ci sarà occasione di parlare più avanti!) ed è costellata di fortezze, torri di guardia, rocche e castelli, molti di questi nel tempo sono stati trasformati in residenze private, alcuni sono diventati musei, e quello di Castelnovo si colloca a metà tra gli uni e gli altri: in occasioni straordinarie è visitabile, o può essere affittato per eventi.
Questo castello nel medioevo era una “nuova fortificazione”, e quando lo si raggiunge si comprende come quelle colline fossero un luogo strategico per la difesa del territorio piacentino dagli assalti degli eserciti provenienti dal pavese: un punto ideale per il controllo del passaggio di forze armate nel lungo periodo che vide le lotte tra guelfi e ghibellini.
Anche l’imperatore Federico Barbarossa passò di qui, mentre era alla volta di Piacenza nel 1155 e assaltò e saccheggiò il castello con le sue truppe. Un altro duro attacco Castelnovo lo subì al passaggio di Re Enzo (il figlio dell’imperatore Federico II di Svevia), questi incendiò la fortificazione appena ricostruita.
Il castello che si visita oggi risale nelle parti più antiche al 1350, e da allora ha subito diverse modifiche. Come spesso capita in questi casi, il maniero è stato proprietà di varie famiglie nobili: dal 1412 fu degli Arcelli, che diedero vita alla Contea Val Tidone; successivamente dei Dal Pozzo, che divisero la proprietà con i Marazzani, e infine appartenne ai Marazzani Visconti, per poi arrivare agli attuali proprietari.
Con una storia così ricca ci si aspetta di trovare vari stili all’interno dell’edificio, e si comprende anche come gli arredi siano cambiati più volte nel corso del tempo, o che purtroppo non siano sopravvissuti ai tanti traslochi e passaggi di proprietà.
Il fortilizio si presenta al visitatore circondato da un parco romantico, con l’aspetto ancora medievale dato dal ponte levatoio, le torri, i merli ghibellini, ma al suo interno mostra il passaggio del tempo con le trasformazioni rinascimentali, barocche e ottocentesche.
Dal cancello di ingresso si nota il maestoso viale d‘ingresso che era stato preparato per agevolare le carrozze della Duchessa Maria Luigia d’Austria, quando venne in visita nel 1832, accolta dai proprietari di allora, i Marazzani Visconti (un membro della famiglia era ciambellano della Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla).
Entrando si attraversa una parte del parco all’inglese che circonda il castello. Fu aggiunto nell’800, vi si trovano diversi alberi esotici secolari come i cedri del Libano ma anche piante autoctone; un’ulteriore decorazione è data da statue dal gusto classico.
Oltrepassato il parco si raggiunge il castello che mostra ancora la cortina muraria medievale e i vari sistemi di difesa.
Attraversando il ponte levatoio, al centro del cortile d’onore troviamo il pozzo ornato da gigli in ferro battuto, simbolo farnesiano. Si tratta del riconoscimento ottenuto dai Dal Pozzo dal Duca Ottavio Farnese per essersi schierati a fianco della famiglia ducale durante la congiura del 1547, che ebbe come conseguenza l’assassinio del Duca Pier Luigi. Barnaba dal Pozzo protesse le spoglie del Duca portandole nella chiesa di San Pietro in attesa di una degna sepoltura. Questo gesto, dimostrazione della fedeltà nei confronti della corona ducale, valse ai Dal Pozzo l’onore di portare nello stemma le insegne farnesiane.
Dal cortile si raggiungono vari ambienti, come il galoppatoio, e si può ammirare lo scalone settecentesco. Si accede alla cappella, dove si trova un affresco antico raffigurante San Rocco, San Sebastiano e la Madonna. Qui si potrà scoprire come potevano assistere alle funzioni religiose le persone malate della famiglia residente senza dover uscire.
La visita prosegue attraverso diversi ambienti con soffitti decorati da lievi stucchi e raggiungendo il Salone Rosa con la volta decorata da affreschi ottocenteschi. La sala da pranzo invece è stata arredata con mobili neogotici, rispecchiando il gusto romantico; proprio qui si affaccia il loggiato sul parco. L’ultima stanza che si visita conserva ancora tutti gli arredi e il camino rinascimentale ornato da stemma dipinto.
*28 marzo e 4 settembre 2016 Visite guidate dalle 15.00 alle 18.00 -Durata della visita guidata 45 minuti
Costo visita :6,00 Euro per persona
Ulteriori informazioni e prenotazioni: eventi@atlanteguide.it tel. 334 1553061
Arrivando dall’autostrada A21, uscita Castel San Giovanni, seguire in direzione Castel San Giovanni e immettersi nella SP412R oltrepassato Castel San Giovanni proseguire in direzione Borgonovo Val Tidone. Il Castello si trova a 3 km da Borgonovo V.T. in direzione sud.
Arrivando da Piacenza è possibile raggiungere Borgonovo V. T percorrendo la SP7 fino a Gragnano e poi la SP11 e da Borgonovo proseguire sulla SP412R.
In alternativa per chi arriva da Piacenza si percorre la SP 28 fino a Caratta, oltrepassato il ponte sul Trebbia si prosegue per Gazzola, e sulla SP7 si passa da Agazzano, SP33 fino al bivio con la SP412R e qui si percorre l’ultimo km in direzione Borgonovo VT.
Quest’ultimo percorso da Piacenza è più lungo ma molto più panoramico, intorno ad Agazzano la strada ha un po’ di curve dato che si trova sulle prime colline e permette di godere di un bel panorama verso la pianura; nei giorni in cui cielo è più terso si vedono in lontananza le Alpi.
E’ il percorso ideale per il lunedì di Pasqua per evitare il traffico e la coda dei visitatori della fiera dell’Angelo a Borgonovo, una fiera che per i Piacentini e i Pavesi è una grande attrazione, con tante bancarelle nella piazza e lungo le vie principali del paese; dura tutto il giorno, e la maggiore affluenza si registra nelle prime ore del pomeriggio.
E’ possibile lasciare l’auto in un parcheggio gratuito su prato quasi di fronte al cancello di ingresso del Castello. Appena raggiunta la località Castelnovo si lascia la strada provinciale SP412R svoltando sulla strada in salita per meno di 1 km.
Se dopo o prima della visita si vuole restare ancora da queste parti vi consiglio di visitare una cantina nei dintorni, e degustare i famosi vini DOC dei Colli Piacentini: nel giro di pochi km se ne trovano diverse dove poter fare degustazioni. Conviene comunque informarsi sulle cantine aperte.
Se invece siete amanti dello shopping o vi piace curiosare alla ricerca di occasioni, a Borgonovo V. T. si tiene durante tutto il lunedì di Pasqua la Fiera dell’Angelo.
Ecco qui alcuni suggerimenti su cosa fare ancora in Val Tidone il giorno di Pasquetta.