secondo Vescovo di Piacenza e importante organizzatore della giovane Chiesa piacentina, tradizionalmente Savino è ricordato come il Vescovo che ritrovò le reliquie di Sant’Antonino nel 388 e Gregorio Magno parla di un suo celebre miracolo: aver richiamato le acque del Po che esondavano in città
San Savino fondò la Chiesa dei XII Apostoli in località le Mose, cioè zona paludosa, diversa da quella conosciuta oggi, probabilmente la stessa Basilica che in seguito alla deposizione delle sue spoglie divenne San Savino.
L’odiena Basilica di San Savino venne consacrata dal Vescono Aldo nel 1107 ed è universalmente nota come uno dei caposaldi del romanico padano
Nonostante le trasformazioni del tempo e i restauri d’inizio ‘900, conserva intatti dei veri e propri gioielli dell’arte romanica come: i raffinatissimi capitelli della navata centrale, la cripta con lo straordinario ciclo musivo dei Mesi fluttuanti nelle onde del male e, ancora uno splendido mosaico attorno all’altare con le Virtù Cardinali (interpretazione aperta)
La Basilica di San Savino è aperta tutti i giorni, nel pomeriggio riapre alle ore 16:00; come tutte le Chiese non è accessibile ai tursti durante le celebrazioni religiose
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