Se cercate un’idea per una gita fuori porta vi suggerisco, in provincia di Piacenza, una gita al borgo medievale di Castell’Arquato.
Arrivando dalla pianura la vista panoramica sul borgo, posto sulle pendici delle prime colline, è spettacolare! Si distinguono nettamente le tre torri degli edifici principali che si affacciano sulla piazza monumentale, situata nel punto più alto del borgo: la torre sottile e più alta della Rocca Viscontea, in mezzo la torre campanaria della Chiesa Collegiata e infine quella con l’orologio identifica il Palazzo del Podestà. La piazza monumentale si raggiunge camminando lungo le stradine del borgo, passando davanti a caratteristiche case in sasso e mattoni, con begli scorci a tratti sulla Val d’Arda e in altri punti verso le torri della rocca.
Una volta arrivati si rimane affascinati dalla mole degli edifici storici. La piazza appare chiusa su tre lati, verso valle è situata la Rocca Viscontea, al centro si vedono le gigantesche absidi della romanica Chiesa Collegiata e verso la collina si vede il Palazzo del Podestà con le belle finestre in terracotta a stampo e un affresco. E’ possibile salire sulla torre più alta della Rocca Viscontea per ammirare il paesaggio sia sulla valle che sulla piazza.
La Rocca, costruita nel XIV secolo per volere della famiglia Visconti, che all’epoca dominava questo territorio, doveva avere esclusivamente funzioni difensive e di controllo sulla vallata. Si notano ancora le merlature ghibelline poste sulla sommità delle mura e delle torri, e le feritoie che servivano ai soldati per la difesa in un tempo in cui si usavano ancora frecce e balestre. L’interno della Rocca oggi è costituito da due cortili adagiati sulle pendici del monte, un tempo qui erano i magazzini dove era possibile conservare cibi e armi da usare in caso di assedio. Si notano anche tre ingressi un tempo muniti di ponti levatoi, uno più grande verso la piazza, e gli altri due sui due lati. Vi consiglio di salire sulla torre, lungo la salita è possibile ammirare panorami diversi sulla Val d’Arda e sui tetti del quartiere sottostante. Per me comunque, la vista più bella è quella sulla piazza monumentale!
Di fronte alla Rocca si trova il Palazzo del Podestà, l’antico municipio di Castell’Arquato, costruito alla fine del 1200. La parte più antica è riconoscibile dalle finestre più semplici. Nei secoli successivi è stato abbellito da finestre in cotto con decorazioni raffinate, e dall’aggiunta del portico sulla sinistra detto “dei notai” sormontato dalla Loggia delle Grida. Si tratta del portico sotto il quale un tempo avvenivano le compravendita di case e terreni, e del loggiato dal quale si affacciava l’araldo che “gridava” le nuove leggi in modo da farle conoscere a tutti, anche a chi non sapeva leggere. Sulla facciata del palazzo si trova lo stemma di Castell’Arquato, racchiude al suo interno gli emblemi di coloro che hanno governato il borgo nei vari secoli: le stelle degli Scotti, i leoni rampanti degli Sforza di Santa Fiora e il giglio dei Farnese, al centro è la torre, primo stemma del borgo. Il Palazzo del Podestà ospita al suo interno alcuni ambienti: a piano terra è l’ufficio del turismo e l’enoteca comunale, mentre al primo piano le varie stanze sono accessibili in occasioni di mostre temporanee.
La Chiesa Collegiata, dedicata alla Madonna, è l’edificio più antico della piazza, le sue absidi in pietra arenaria sono in puro stile romanico del XII secolo, e costituiscono con la loro mole la parte più sorprendente della piazza. Nel lato di fronte al Palazzo del Podestà c’è un portico in mattoni, aggiunto nel XIV secolo, sotto il quale si ammira il portale con la decorazione più antica della chiesa, raffigurante la Madonna in trono con Gesù bambino, San Pietro e un angelo, è un opera attribuita agli scultori del XII secolo detti della Scuola di Piacenza, le loro opere si trovano anche all’interno della chiesa e in altri edifici religiosi della provincia e di Piacenza. La chiesa ha un interno semplice e solenne, caratterizzata dalla luce soffusa tipica delle chiese medievali. Qui potrete ammirare i capitelli in pietra calcarea con decorazioni a tema vegetale o con simboli degli evangelisti, e presso l‘altare e il pulpito troverete altre opere degli scultori romanici che rappresentarono scene della vita di Maria e gli evangelisti. Questi rilievi costituivano un tempo una transenna che divideva l’area dell’altare da quella per i fedeli. Nella chiesa ci sono tre cappelle da vedere, quella con il fonte battesimale appartenuto alla prima chiesa costruita nel borgo, risalente al VII sec. la cappella barocca dedicata a San Giuseppe, patrono di Castell’Arquato, con statue raffiguranti apostoli e profeti e i dipinti narranti la vita di San Giuseppe. Ma la più sorprendente è la cappella situata a destra dell’ingresso della chiesa, qui sono ancora gli affreschi originari con scene della vita di Cristo e le immagini di Santa Caterina di Alessandria e di S. Agata, le patrone delle committenti della cappella. Dato che la chiesa ha perso completamente le decorazioni ad affresco, solo grazie a questa cappella possiamo farci un’idea di come doveva apparire la chiesa al visitatore del tardo medioevo o nel primo rinascimento.
Il percorso nella piazza monumentale finisce qui, ma il borgo di Castell’Arquato nasconde altri tesori, che vi inviterò a scoprire in prossime occasioni.
COME ARRIVARE L’uscita autostradale più vicina se si proviene da Bologna o da Milano o da Torino e Genova, sull’autostrada A1 è quella di Fiorenzuola . Da qui il percorso più semplice è proseguire in direzione Parma per 2 km lungo la SS9 proseguendo lungo la tangenziale di Fiorenzuola fino all’uscita segnalata per Castell’Arquato immettersi dunque nella SP4 e proseguire in direzione Castell’Arquato per ulteriori 12 km fino a quando si avvista il borgo. In prossimità del borgo sono indicati i vari parcheggi ( in totale 4) due a valle e gli altri due lungo la salita posti dietro il borgo, tutti ben segnalati.