Dal 10 Aprile al 13 Luglio, presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese a Piacenza, la mostra: Il Cavalier Malosso. Un artista cremonese alla Corte dei Farnese
La eccezionale ricomposizione del Trittico Salazar, è l’occasione di riaccendere l’attenzione su un grande artista lombardo diventato pittore di riferimento alla corte di Ranuccio Farnese
Il Malosso (1555-1619) nasce a Cremona, dove avviene la sua formazione presso la bottega di Bernardino Campi , di cui sposerà la nipote ed erediterà, in seguito, la fiorente bottega.
Nel 1575 compare per la prima volta il suo nome fra i pittori della Universitas pictorum di Cremona; in città a quel tempo, il Trotti poteva completare la sua formazione ammirando le opere di Pordenone, Camillo Bocaccino, Antonio e Giulio Campi, il Soiaro da cui apprese la lezione correggesca
A partire dagli anni ’80 si fa conoscere anche fuori città e diventa uno dei pittori più richiesti di Cremona, allora ricco centro dello Stato Milanese sotto il governo spagnolo
Sul finire dello stesso decennio il Malosso moltiplica le Pale d’altare, dalla classica forma piramidale conla Madonna al vertice e 2 Santi alla base, schema confacente ai precetti controriformistici; in questo periodo un maggiore realismo gli viene dallo studio dei pittori emiliani come i Carracci e Barocci. Si tiene agiornato anche attraverso i viaggi a Venezia (1597) e molto probabilmente a Roma
Nel 1595 il potente Don Diego Salazar, funzionario del governo spagnolo, lo chiama a Pizzighettone per decorare la Cappella da lui fondata nella Chiesa dei Padri Cappuccini; il trittico, disperso sul mercato antiquario, è ricomposto per la prima volta a Piacenza nella mostra di Palazzo Farnese: la bellissima Pala centrale con l’Adorazione dei Magi, appartenente alla collezione d’arte della Banca di Piacenza (già collezione Chiapponi di Castelbosco e Anguissola) si ricongiunge le laterali con San Sebastiano e San Diego Alcalà.
A cavallo fra ‘500 e ‘600 per circa un trentennio, Malosso è molto attivo a Piacenza che diventerà una seconda patria per l’artista: del 1594 sono gli affreschi di San Agostino, del 1597 la magnifica Cappella dell’Immacolata Concezione di San Francesco e nel 1599 la Madonna con Bambino Sant’Antonio Abate e San Giovanni Evangelista per la Madonna di Piazza (collezione Palazzo Fanese). Al 1603 data la Pala di San Vincenzo (collezione Palazzo Fanese) che include una straordinaria veduta della città; altre opere sono in San Giovanni in Canale e nella Chiesa dei Cappuccini
La grande capacità imprenditoriale dell’artista gli permetteva di lavorare su più fronti contemporaneamente, sollevando a volte il malcontento dei committenti
Nel 1604 è a Parma, presso la Corte di Ranuccio Farnese per affrescarne il nuovo Teatro in Pilotta e la cosiddetta Sala Malosso in Palazzo del Giardino
Muore a Parma nel 1619, probabilmente a causa di una influenza trascurata a causa dei pressanti richiami al lavoro da parte del Duca Ranuccio, in attesa di accogliere Cosimo II de Medici. E’sepolto nell’Oratorio della SS Trinità
Visita guidata per individuali il 15 Giugno ore 15.30: Mostra + Cappella dell’Immacolata Concezione (1h30 ca). Costo 7 eur (+ 5 eur biglietto)
Visita guidata per gruppi, massimo 25 persone, su prenotazione: Mostra + Cappella dell’Immacolata Concezione (1h30 ca). Costo 100 eur a gruppo (+ 5 eur biglietto Cappella Ducale)
Info e prenotazioni: 334.1553061 – info@atlanteguide.it